Alcune Specie di funghi velenosi

I funghi velenosi esistenti in natura ce ne sono tantissimi, ma in questa occasione ci soffermiamo solo su alcuni che riteniamo i più velenosi.
AMANITA VERNA (mortale)
La dimensione di questo fungo varia da quattro a otto cm, mentre il colore va dal bianco al bianco rosato. La stagione della sua crescita inizia dalla primavere e finisce all’autunno. Come vedete questo è un fungo che può colpire tutto l’anno, pertanto, nel momento in cui lo trovi e cerchi di raccoglierlo per metterlo nel cestino di vimini devi stare sempre in guardia e all’erta. L’amanita Verna ha un gambo slanciato e cilindro, la sua superficie è dotata di fioccosità. La volva sul fondo del gambo è di colore bianco, mentre l’anello è alto e fioccoso, a volte lo troviamo attaccato al lembo del cappello e a volte è lacerato e in fase di distacco, questa differenza dipende dalla maturazione del fungo. Le lamelle di questo fungo sono fitte di colore bianco e arrotondate al gambo. L’avvelenamento è di tipo mortale e l’effetto si manifesta tardivamente, va quindi assolutamente controllato più volte nel momento della raccolta dei funghi buoni.
Il suo Habitat preferito è nei boschi di latifoglie e conifere ma possiamo trovarlo anche in altri posti. Questo fungo se non controllato attentamente si può confondere con il prataiolo bianco che non ha la volva sotto il gambo, con il bianco acarico che non ha né volva né anello.
AMANITA PHALLOIDES (mortale)
Comunemente questo fungo viene chiamato anche Tignosa verdognola in quanto il cappello assume il colore verde oliva o verde giallastro e appena nasce è chiuso per poi aprirsi fino a raggiungere una dimensione di diametro che va dai cinque a 14 centimetri circa. Il cappello al centro presenta sempre un colorito molto verde e quando il tempo è molto asciutto è brillante, mentre quando il tempo è umido sembra più viscido. Il gambo centrale è longilineo e cilindrico a sezione circolare, s’ingrossa dall’alto verso il basso dove si allarga e da qui si può vedere la volva che avvolge il gambo.(Tenete presente un uovo alla cocca aperto, così si vede la parte inferiore del gambo, non a caso questo fungo viene chiamato dalle parti nostre anche uovo maledetto) .L’anello bianco pendulo si vede come una veste a imbuto. Le lamelle sono bianche, fitte e arrotondate verso il gambo. La carne è bianca e senza particolare odori se non quando comincia a decomporsi. L’habitat preferito di questo malefico-maledetto fungo sono i latifoglie, querce ,castagni e noccioli ma si può trovare anche sotto le piante di aghifoglie e in altri tipi di terreni. Tutti i cercatori di funghi devono stare sempre molto attenti a riconoscere questo fungo perché la sua nascita copre quasi tutto il periodo estivo ed è di una velenosità mortale con un periodo di latenza lungo. Questo fungo si può confondere con l’amanita citrina, con l’amanita caesarea quando è in fase di nascita, anche se l’amanita caesarea (detto ovulo buono) è riconoscibile per la su aureola di colore arancione (ben visibile quando è in stato di avanzamento).
AMANITA MUSCARIA (Ovolaccio,ovolo malefico,tignosa rossa) (molto velenoso)
Questo fungo ha Il cappello molto caratteristico in quando si presenta con alcune chiazze bianche, che possono andare via con la pioggia, ha il colore brillante e va dal rosso a giallo arancione, mentre il gambo è bianco con un anello appariscente anch’esso bianco. Le lamelle sono bianche, mentre con il passare del tempo diventano gialline, sono panciute, fitte e piuttosto larghe. E’ un fungo carnoso e leggermente viscido, tagliato, sotto la cuticola del cappello si vede per un tratto il colore giallastro, non ha odori né sapori. Questo fungo è abbastanza tossico e può creare dei problemi abbastanza gravi, quindi va assolutamente tenuto in debita considerazione. Il suo habitat preferito è nei boschi di conifere e latifoglie ma possiamo trovarlo anche in altri terreni, i cercatori di porcini lo trovano molto spesso vicino al boletus edulis la sua crescita va dal mese di giugno al mese di novembre.
N.B. Questa pagina non ha carattere scientifico, ma è solo una raccolta di conoscenze dirette. Il testo è solo indicativamente.
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