Alcuni consigli per raccogliere i funghi

I funghi crescono da 200 a oltre 2000 metri di altezza, quindi spazio per camminare c’è ne tanto, bisogna solo stare molto attenti, perché, se non sei abituato a camminare, se non sei attrezzato e se non conosci il territorio puoi avere tante sorprese lungo il tuo cammino. Una raccomandazione particolare la facciamo per il vestiario, è assolutamente necessario calzarli con scarpe appropriate, portare con sé sempre un bastone, scrupolosamente di legno, portare con sé un libro dei funghi fatto da esperti e una confezione di siero antiofidico. La Regione Molise è una Regiobe dove i funghi possono essere raccolti quasi per tutto l’anno, chiaramente nelle zone dove piove di meno, c’è meno possibilità di trovare i funghi, quindi si presume che le zone collinare e montuose sono le più ricche di questo vegetale ormai divenuto una parte importante della tavola italiana.
I posti preferiti dei funghi sono quelli dove possono crescere in simbiosi con alcune alberi. Vediamo qui di seguito alcune specie di alberi, dove trovare i funghi.
La quercia, è questa una pianta, dove possono proliferare sia i funghi buoni se non eccellenti come i porcini neri, gli ovuli, sia quelli mortali come le amanite.
L’acacia, sotto questa pianta troviamo principalmente, dalle parti nostre , (il mezzogiorno) i chiodini.
Il pioppo, essendo questa una tipica pianta che cresce in pianura e fino a una certa altezza possiamo trovare il piopparello , i chiodini e le orecchiette.
Il faggio, è questa una pianta particolare dell’Appennino centrale, la troviamo dagli ottocento metri fino a quote molto alte 1700/1800 metri, in alcune zone più protette dalla stessa natura il faggio può arrivare anche a oltre 2000 metri s.l.m. Sotto questa latifoglia possiamo trovare, a cominciare dal mese di maggio e fino ad autunno inoltrato e a seconda della stagione, diverse specie di funghi, dal porcino al cortinario,dal boletus edulis alla amanite phalloides , i gallinaccio le russole ecc. Come potete ben costatare qui troviamo l’amanite phalloides, un fungo mortale che può essere confuso con tantissimi funghi in crescita durante la stagione micologica. In un post specifico ( ALCUNE SPECIE DI FUNGHI VELENOSI) daremo una particolare attenzione proprio a questi funghi che devono essere tenuti ben lontani dalla famosa cesta di vimini.
L’abete , è un albero molto comune lungo la catena Alpina e vegeta sino a 1800 m.s.l.( Mainarde Molisane) , si distingue per le sue famose “pigne” e per i suoi aghi. Sotto questa pianta nascono i porcini , i gallinaccio, l’amanita muscaria e tanti altri funghi meno noti.
Castagno, è una pianta diffusa in Molise ( zona Matese), in Italia possiamo affermare che siamo il primo paese in Europa ad avere una diffusione così vasta di castagneti. Il castagno può raggiungere fino a trenta metri di altezza e può raggiungere un’età compresa tra i 200 e i 300 anni. Come sapete questa pianta predilige i terreni acidi e zone fresche. Sotto questa pianta nascono tantissimi specie di funghi a cominciare dalle amanite, molto diffuse, i porcini (boletus aereus e boleto edulis) le Russole , i gallinaccio, l’ovulo buono e tante altre specie. La stagione per la raccolta dei funghi sotto i castagneti non è molto lunga, quindi va tenuto sotto controllo il periodo delle piogge. Anche qui troviamo l’amanite phalloides, un fungo, come già detto mortale che va assolutamente evitato.
Per conoscere l’amanita phalloides deve essere raccolta sul posto con le mani protette (guanti) esaminarla bene con una lente d’ingrandimento in tutti i suoi particolari, chiaramente poi va lasciata dove è stata esaminata. (N.B. le mani vanni lavate e ben pulite)
Il pino, è una pianta che vive senza problemi in terreni poveri e può oltrepassare i 30 metri di altezza raggiungendo un’età media di 200 anni, non a caso troviamo grandi boschi di pino in montagne ripide e sconnesse. Proprio perché questa pianta nasce e vive in luoghi disconnessi, ci deve far riflettere nel momento in cui usciamo la mattina in cerca di funghi. Durante il cammino in questi boschi è facile trovare dirupi e valichi sconnessi che possono farci trovare in grosse difficoltà, pertanto bisogna fare molta attenzione quando ci troviamo in alta quota, chiaramente questo non vuol dire che in altri boschi possiamo stare a nostro agio, la guardia e l’attenzione a dove mettere i piedi bisogna sempre tenerla alta. Sotto queste piante che nascono fino a 2500 metri s.l.m. possiamo trovare i porcini, le Russole, i Cantharellus, i lattari.
Tralasciamo altre specie di piante per parlare dei prati, luoghi dove è possibile trovare tantissime specie di funghi. I prati dove poter trovare i funghi, nei diversi periodi della stagione, vanno da altezze basse fino a oltre 1500 metri s.l.m.
Di proposito non abbiamo voluto parlare di alcune specie che comunque nascono da primavera ad autunno nei boschi di latifoglie e di aghifoglie, come la tignosa vignata (amanita rubescens), il cortinario prestante o Cortinarius proestans, Lapacentro buono o Lactarius deliciosus, Boleto appendicolato o boletus fechtneri e altri funghi commestibili, perché un po’ più difficile da riconoscere per chi comincia ad andare in cerca di funghi per le prime volte.
La prudenza con questo vegetale non è mai troppa.